Crisi di Governo
“I 25.000 imprenditori artigiani padovani, i 65.000 addetti e le loro famiglie, sono preoccupati. Serve subito un Governo di alto profilo, fatto di persone competenti, responsabili. In ballo c’è il futuro del nostro Paese che passa per la gestione dell’emergenza sanitaria e la programmazione del rilancio dell’economia. Vedere una crisi al buio nel momento in cui invece dovremmo dare il meglio di noi non fa altro che peggiorare una situazione già drammatica”. Lo afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Padova Roberto Boschetto commentando il fallito tentativo di costruire un nuovo governo politico Conte-ter e la convocazione, per oggi, da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del professore Mario Draghi al Colle.
“Senso della realtà e senso di responsabilità, ecco i due principi che non sono né superabili né inviolabili in una situazione drammatica per il Paese e alla vigilia del più grande piano di investimenti dal dopoguerra. “La stabilità politica è indispensabile in un momento cruciale per la gestione dell’emergenza sanitaria e per l’economia. Il via alle vaccinazioni – prosegue Boschetto- non significa che siamo fuori dall’emergenza. Il piano vaccinale richiede una costruzione puntuale e una grande macchina che una volta definita possa operare senza indugio. In questo momento la priorità deve andare alla gestione della macchina logistica della vaccinazione massiva da un lato e per agire il piano nazionale di ripresa e resilienza dall’altro.”
Lo scontro politico – per molti versi fisiologico – deve produrre un migliore risultato, nelle proposte ad esempio, nella capacità di costruire davvero condizioni di rilancio dell’economia italiana, delle imprese, del mercato del lavoro. Quello che non possiamo permetterci è una lunga sospensione dei lavori. A partire -prosegue- dal decreto ristori 5. È la necessità di ristorare le attività chiuse causa Covid, a dettare la time-line da rispettare”.
“Dobbiamo poi tutti considerare che -conclude Boschetto-, in questo momento, va salvaguardata a tutti i livelli la credibilità del sistema Paese, tanto all’interno così come all’estero, in primis nell’Unione Europea. Ci aspettano ancora lunghi mesi in cui dobbiamo combattere la pandemia e sostenere l’economia, ciò che conta è la qualità delle proposte e delle persone che le porteranno avanti. Si tratta di far agire come fattori di sviluppo gli indirizzi di crescita definiti dalle istituzioni comunitarie: sostenibilità e nuove tecnologie. Anche per le piccole imprese l’obiettivo è quello di “diventare più facilmente grandi innovatori”. È fondamentale che la concreta attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza sostenga gli investimenti delle piccole imprese, attraverso contributi in conto capitale e conto interessi su impianti, veicoli, attrezzature e strumenti. Azione che deve essere integrata con il sostegno diretto alla formazione del personale intervenendo anche sul costo del lavoro”.