Dl Lavoro e imprese
E’ stata rifinanziata in questi giorni, anche grazie al pressing di Confartigianato, la “Nuova Sabatini”, la misura che incentiva l’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo, hardware, software, tecnologie digitali. A causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie messe a disposizione, il Mise aveva decretato l’irricevibilità delle domande presentate dalle imprese a partire dal 2 giugno scorso.
“Il nostro appello è stato accolto e un grazie va, in particolare, ad alcuni parlamentari padovani che presiedono le commissioni strategiche. Finalmente le imprese potranno contare sull’erogazione di un contributo che va a premiare gli investimenti – precisa Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova”.
È per questo che Confartigianato ha spinto per il rifinanziamento della misura, una delle più concrete ed efficaci nel rafforzare la competitività delle PMI.
“Solo il rapido rifinanziamento di questo incentivo permette alle aziende di evitare una situazione di blocco od ostacolo all’acquisto di beni strumentali e digitali – continua Boschetto– È chiaro che, ora più che mai, non si possa rinviare il momento di investire e di afferrare con fermezza e con coraggio la ripresa. La Nuova Sabatini, che di fatto rappresenta uno strumento che agevola l’accesso al credito, è diventata nel corso del tempo una misura strategica per un tessuto imprenditoriale come il nostro, ricco di imprese manifatturiere che intendono essere sempre più competitive nei mercati”.
Grazie al rifinanziamento tutte le imprese che stanno decidendo di investire, potranno compiere il primo passo per l’accesso ai contributi ed attivare, così, la procedura tramite la presentazione della domanda.
Il beneficio consiste nella concessione di un contributo pari agli interessi calcolati su un finanziamento/leasing della durata di 5 anni, con tassi di interesse rispettivamente del 2,75% se si tratta di investimenti ordinari e del 3,575% se si è investito in beni con i requisiti 4.0.
Per ottenere il contributo, il finanziamento chiesto deve avere valore compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, non deve durare oltre i cinque anni e in più deve essere interamente usato per coprire le spese ammissibili.
Gli imprenditori intenzionati a presentare la domanda, possono rivolgersi all’Ufficio Credito di Confartigianato Imprese Padova, tel. 049/8206126-128 oppure [email protected].
Ecco in sintesi le principali novità contenute nel provvedimento.
FISCO
Positivo il giudizio di Confartigianato anche sulla sospensione del cashback e sul rinvio della notifica delle cartelle esattoriali. “Tuttavia, per evitare una traumatica ripresa della riscossione coattiva a carico delle imprese – sostiene la Confederazione – saranno necessarie misure finalizzate a scaglionare, in un lasso temporale congruo, le notifiche sinora sospese”.
ENERGIA
Inoltre Confartigianato apprezza la misura finalizzata ad alleggerire i costi della bolletta energetica delle imprese attraverso la riduzione degli oneri per il finanziamento delle rinnovabili.
TARI
Il decreto posticipa dal 30 giugno al 31 agosto 2021 il termine per deliberare i provvedimenti comunali relativi alla Tassa/Tariffa Rifiuti (TARI). L’obiettivo è concedere più tempo ai Comuni, in forte difficoltà sul tema, per adeguarsi alla nuova disciplina sui rifiuti urbani e ai relativi impatti sulla TARI che prevedono la possibilità per le utenze non domestiche di dichiarare la fuoriuscita dal servizio pubblico: questo, secondo ANCI, è un ulteriore elemento di difficoltà per la definizione dei piani finanziari degli enti locali.
LAVORO
In materia di lavoro si segnala, in primo luogo, l’istituzione per l’anno 2022 di un Fondo, con una dotazione di 1.497,75 milioni di euro, destinato a concorrere al finanziamento degli interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali (art. 1, commi 6 e 8). Le risorse così individuate derivano dalla sospensione del programma cashback e supercashback nel secondo semestre del 2021.
Con riferimento agli strumenti di sostegno al reddito, l’articolo 4, comma 2, riconosce ai datori di lavoro delle industrie del tessile allargato e della moda, identificati dai codici Ateco 13, 14 e 15, un periodo pari a 17 settimane di CIGO per causale Covid-19, senza contributo addizionale, nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 ottobre 2021.
Il ricorso a tale strumento comporta fino alla stessa data del 31 ottobre 2021 il divieto di avviare le procedure di licenziamento collettivo e di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, con conferma delle eccezioni già previste dalle norme vigenti (subentro nell’appalto, cessazione definitiva dell’attività, accordo collettivo aziendale di incentivo all’esodo, fallimento).
Inoltre, ai datori di lavoro che non possono ricorrere ai trattamenti di integrazione salariale ordinari e straordinari di cui al D.Lgs. n. 148/2015, è riconosciuto (art. 4, comma 8) fino al 31 dicembre 2021 un trattamento di integrazione salariale in deroga di durata pari a 13 settimane.
Il ricorso a tale strumento preclude, in questo caso fino al 31 dicembre 2021, l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo e il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
Si segnalano, infine, l’istituzione di un Fondo (con dotazione di 50 milioni di euro per il 2021) per il finanziamento delle attività di formazione dei lavoratori beneficiari di trattamenti di integrazione salariale nonché dei percettori di NASpI (art. 4, comma 11) e l’incremento delle autorizzazioni di spesa per l’erogazione delle indennità dei lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport (art. 4, comma 10).