HOMI
C’erano anche quattro aziende padovane aderenti a Confartigianato Imprese Padova a HOMI, la Fiera degli stili di vita che si è tenuta a Milano, dal 5 all’8 settembre scorsi.
La manifestazione quest’anno ha avuto un particolare significato, oltre che svolgersi nella stessa sede del SuperSalone del Mobile, di cui ha potuto beneficiare della contemporaneità, è stata la prima manifestazione di settore organizzata nel post-pandemia in Italia.
A tutte le aziende sono stati consegnati due forex con i loghi della Regione Veneto e di The Land of Venice che hanno permesso ai visitatori di identificare immediatamente la provenienza e la territorialità delle imprese del Veneto. La fiera ha avuto la presenza di 15.000 persone di cui il 28% proveniva da paesi esteri tra i quali: Federazione Russa, Francia, Polonia, Svizzera, Germania, Spagna e Turchia.
Lo stand istituzionale, collocato all’interno del padiglione 9, era allestito per essere il più possibile accogliente e fruibile ed ha permesso alle aziende di avere un ulteriore area di riferimento e di accoglienza. Offriva: tre aree relax, dotate di divani e tavolini, un business center, dotato di pc e di stampante dove le aziende hanno potuto collegarsi per delle conference call e stampare materiale utile per i contatti avuti durante la fiera, un videowall, dove per l’intera durata della manifestazione si sono alternati filmati promozionale della Regione Veneto, la presenza di un’hostess, a disposizione delle imprese nel caso in cui si presentasse la necessità di un colloquio in inglese.
Nel corso della manifestazione, sono state consegnate oltre 300 cartelline che contenevano depliant e brochure delle imprese presenti, oltre che materiale illustrativo della regione Veneto; le cartelline erano preparate in 5 lingue.
Inoltre, martedì 7 settembre è stato organizzato un aperitivo con 30 buyer esteri selezionati da HOMI; l’aperitivo ha consentito agli espositori italiani, di incontrare e di accompagnare presso i propri stand i buyer per approfondire la relazione commerciale.
I buyer avevano una provenienza per la maggior parte dalla Federazione Russa, oltre che provenienti dalle repubbliche baltiche.