Inps. La quarantena dei lavoratori non è più malattia
In una circolare di inizio agosto, l’Inps ha comunicato che “la quarantena non è più considerata malattia” per tutto il 2021, quindi anche con effetto retroattivo, a causa della mancanza di risorse per coprire le indennità. I lavoratori dipendenti, costretti a casa perché contatto stretto di un positivo al Covid 19, non potranno aver diritto alla indennità.
Il presidente Tridico ha chiarito nella nota che “il legislatore non ha previsto un nuovo stanziamento per prorogare la tutela della quarantena”. Il lavoratore che sia posto in isolamento fiduciario perchè venuto in contatto con una persona postiva da Covid 19 deve considerarsi in aspettativa e/o in sospensione non retribuita.
L’Inps ha spiegato che per il 2021 non sono state stanziate risorse per le indennità di malattia in caso di quarantena per i dipendenti privati entrati in contatto con un positivo Covid, da agosto e con effetto retroattivo. Pertanto l’isolamento che prima era parificato alla malattia e quindi pagato dall’Inps ora non lo è più di fatto. Lo stesso Istituto ha chiarito anche che non saranno corrisposti i trattamenti economici previsti dal decreto Cura Italia ed equiparati a quanto previsto in caso di malattia comune ai lavoratori in quarantena.