Registro Rifiuti – Mud 2021: la scadenza slitta al 16 giugno 2021
Il modello MUD è stato rivisto, si legge nel Dpcm, «così da poter acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori, in attuazione della più recente normativa europea» con particolare riferimento alle novità introdotte dai decreti di recepimento delle direttive Ue sull’economia circolare, su tutti il D.lgs. 116 del 2020. Vengono riviste anche le modalità di compilazione e presentazione delle dichiarazioni.
Riscritto l’elenco dei soggetti tenuti alla presentazione del “MUD – Comunicazione rifiuti”, individuati “dall’articolo 189, commi 3 e 4 del D.lgs. 152/2006 come modificato dal D.lgs. 3 settembre 2020, n. 116″ e “dall’articolo 4, comma 6, del D.lgs. 24/06/2003, n. 182″.
Esonerati “gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 212, comma 8, del D.lgs. 152/2006, nonché per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti” così come “le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, diversi da quelli indicati alle lettere c), d) e g)” e “i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa”.
Resta invariato l’obbligo di comunicazione telematica per le comunicazioni “rifiuti”, “veicoli fuori uso”, “imballaggi” sia per la sezione consorzi che gestori rifiuti di imballaggio, e “rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche”.
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