Rientro a scuola
“Siamo pronti a fare la nostra parte per permettere agli studenti pendolari delle superiori della provincia di Padova (in via prudenziale la Regione ha chiesto alle scuole di attestarsi sulla percentuale del 50 per cento, nelle prime 3 settimane di febbraio) di rientrare a scuola in sicurezza lunedì 1 di febbraio ovvero da quando gli istituti superiori riprenderanno con la didattica in presenza –lo afferma Daniele Rigato, Presidente dei Bus Operator di Confartigianato Imprese Padova.
“La soluzione individuata dalla Regione Veneto di coinvolgere i Bus Operator privati è certamente positiva -afferma- come è positiva l’individuazione degli addetti TPL di ausilio all’incarrozzamento sui mezzi (i cosiddetti steward). A tal proposito -segnala Rigato – sarebbe utile che il Prefetto prendesse una decisione anche sulla proposta -esplicitata via lettera da NCC e TAXI di Confartigianato a fine 2020 – sulla disponibilità offerta di mezzi e risorse per intervenire in caso di guasti di bus, impossibilità ad eseguire la corsa programmata per temporanea assenza del personale di guida o di condizioni meteo avverse, ecc. La richiesta di intervento potrebbe venire direttamente dal personale di terra e dagli steward preposti alla regolamentazione del flusso degli studenti, se opportunamente dotati di un apposito applicativo tecnologico da parte del gestore del servizio già oggi nella disponibilità dei vettori. Potrebbero così contattare il più vicino operatore sia esso TAXI o NCC per l’intervento. Attraverso la richiesta telematica del servizio sarebbe anche possibile gestire gli aspetti relativi al pagamento e fatturazione del corrispettivo e non da ultimo garantire il pieno tracciamento dell’utenza”.
“L’utilizzo di quasi 120 bus privati in provincia di Padova -commenta Rigato – dimostra il buon lavoro svolto. Come categoria lavoriamo a questo progetto di integrazione tra trasporto pubblico e trasporto privato dal settembre scorso, anche per dare un aiuto concreto alle nostre imprese, ferme dal primo lockdown e quindi da febbraio 2020 e che hanno ancora grossissime difficoltà a lavorare per le difficoltà nella programmazione, di gite organizzate, uscite scolastiche e per il crollo drammatico e totale dell’intero comparto turistico dovuta all’emergenza sanitaria. Una situazione difficile sulla quale i ristori, pochi e irrisori, incidono bene poco”.
“Siamo certi -conclude Rigato – che far tornare in sicurezza gli studenti a scuola sia, non solo un obiettivo strategico per la salute e l’istruzione dei ragazzi, ma anche un segnale positivo che questa pandemia può essere debellata. Un messaggio di speranza che porterebbe la gente a riprendere un po’ più velocemente la propria vita con tutto quello che ne deriva di positivo anche per l’economia”.