Rifiuti da imballaggio: CONAI riduce il contributo ambientale
Per il 2023 si stimano risparmi per 170 milioni
Dal 1° gennaio 2023, come annunciato nella notizia ufficiale CONAI, il Contributo Ambientale (CAC) a carico di produttori e utilizzatori di imballaggi diminuirà. Il risparmio stimato per le imprese aderenti ai 5 consorzi della filiera, è di circa 170 milioni di euro nel 2023.
1. RICREA – Consorzio nazionale per il riciclo e recupero degli imballaggi in acciaio
Per le oltre 300 aziende consorziate, tra produttori e riciclatori di imballaggi in acciaio, il contributo ambientale si abbassa da 8 a 5 euro a tonnellata; risparmio previsto di circa 1,6 milioni di euro. Nel 2020 il consorzio ne ha avviato a riciclo 390.000 tonnellate, il 78% di quelle immesse al consumo, superando il target previsto dalla direttiva europea del 70% al 2025 e avvicinandosi all’80% del 2030
2. RILEGNO – consorzio recupero e riciclo degli imballaggi di legno
Su quasi 3 milioni di tonnellate di imballaggi di legno immessi sul mercato nel 2021, il Consorzio ne ha recuperate 2 milioni circa, il 65%, doppiando l’obiettivo europeo del 30% previsto per il 2030. Per le circa 2.000 aziende consorziate il contributo ambientale si ridurrà da 9 a 8 euro per tonnellata con un risparmio stimato di 2,7 milioni di euro.
3. COREVE – Consorzio nazionale riciclo e il recupero degli imballaggi in vetro
Il contributo ambientale per le 109 aziende associate passa da 29 a 23 euro a tonnellata con un risparmio di oltre 16 milioni di euro l’anno. Gli ultimi dati del Consorzio parlano di oltre 2 milioni di rifiuti di imballaggio riciclati, con un tasso del 76,6%, superiore all’obiettivo fissato dalla direttiva europea del 75% al 2030. Questi risultati hanno comportato un risparmio di 412 milioni di metri cubi di gas naturale e un risparmio di quasi 4 milioni di tonnellate di materie prime, consentendo una riduzione di emissioni in atmosfera di circa 2,4 milioni di tonnellate di CO2.
4. BIOREPACK – Consorzio per il riciclo degli imballaggi in plastica biodegradabile
Le 217 imprese consorziate vedranno ridotto il contributo ambientale da 294 a 170 euro a tonnellata con un risparmio previsto di circa 9,4 milioni di euro. Nonostante la giovane età, i numeri del consorzio, al 2021, parlano di 38.500 tonnellate di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile riciclate organicamente, pari al 60% dell’immesso al consumo (74.000), già superiore all’obiettivo di legge del 50% al 2025 e vicino al 55% fissato al 2030.
5. COREPLA, Consorzio riciclo e del recupero degli imballaggi in plastica
per le 2.500 imprese che fanno parte del consorzio il risparmio complessivo ammonterà a 140 milioni di euro. Sono stati suddivisi gli imballaggi in 9 fasce contributive, in base alle caratteristiche tecniche, all’effettivo riciclo su scala industriale e ai costi per la gestione dei diversi flussi. Per la classificazione contributiva sono stati individuati alcuni criteri legati all’impatto ambientale delle fasi di fine vita del bene secondo il principio “chi inquina paga”; ossia la selezionabilità, la riciclabilità e il circuito di destinazione (domestico o commerciale e industriale).