Settore edilizia
Il 3 febbraio scorso è stato siglato il contratto regionale del settore edilizia, dopo una trattativa durata oltre un anno.
Sono stati rivisti numerosi istituti contrattuali sia di ordine economico che normativo.
La vera novità riguarda proprio la parte economica con l’introduzione dell’Elemento Variabile Regionale.
Proprio grazie a questo strumento la parte economica prevista in aumento, scatta solamente se gli indicatori economici regionali del settore sono positivi. E quindi l’aumento del costo del lavoro avviene solo in concomitanza di una congiuntura economica favorevole per le imprese del settore. Di fatto nessun aumento strutturale.
E’ stato introdotto anche per questo settore il premio di risultato aziendale. Nel concreto è stata prevista una procedura per la quale, le imprese che lo vogliono fare, possono prevedere parametri organizzativi o di risultato, raggiunti i quali erogare premi al personale dipendente.
Sono state introdotte anche due nuove prestazioni per le imprese.
La prima in ordine a incentivi a fronte di assunzioni di giovani e la seconda che prevede un sostegno per investimenti a fronte di impegni di spesa per acquisto di macchinari e infrastrutture con una maggiore premialità nel caso di interventi a favore della sicurezza in cantiere.
Sono stati infine adeguati i parametri economici, fermi al CCRL del 2008 e del 2014, in ordine alla mensa, al trasporto e alla trasferta. Anche in questo caso l’impatto economico nei confronti delle aziende è stato attutito perché spalmato su due annualità.
Il lavoro è stato seguito oltre che dal Presidente della categoria, da una speciale commissione contratto per l’edilizia, composta da funzionari e dirigenti delle categorie dell’edilizia delle varie provincie e dai componenti della Commissione Tecnica Lavoro.
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