Come fare per aprire un’attività da odontotecnico
Per aprire un’attività da odontotecnico è necessario essere in possesso di requisiti specifici, ottemperare alle pratiche burocratiche e preparare una pianificazione dettagliata dei costi di avvio dell’impresa. In tutti questi passaggi farsi consigliare da un consulente esperto in materia può aiutarti a ottimizzare le tempistiche e a rimanere sempre aggiornato sulle norme vigenti per il tuo ambito professionale. Confartigianato è a disposizione per informazioni, chiarimenti e consulenze personalizzate.
Aprire un’attività di odontotecnico: i requisiti che servono e le pratiche da ottemperare
Per poter esercitare la professione dell’odontotecnico è necessario innanzitutto avere la maggiore età ed aver conseguito un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado presso Istituti professionali.
Per potersi qualificare sia come odontotecnico titolare di un laboratorio, sia come dipendente, occorre essere in possesso del diploma di Operatore meccanico del settore odontotecnico, rilasciato dopo un corso di studi di cinque anni (accessibile su selezione tramite prova). Bisogna, inoltre, superare un esame di abilitazione e uno di maturità professionale.
Chi possiede tutti questi titoli è idoneo a iscriversi all’albo del Ministero della Salute che registra i nomi dei “Fabbricanti di dispositivi medici su misura di tipo odontoiatrico”, ovvero di coloro che quotidianamente lavorano con attrezzature dentistiche. Portata a termine la registrazione, bisogna dedicarsi alle pratiche burocratiche:
- aprire la Partita Iva;
- iscriversi al Registro delle Imprese;
- iscriversi alla sezione artigiana dell’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale);
- sottoscrivere un’assicurazione presso la sezione artigiana dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro);
- iscriversi all’Albo delle imprese artigiane presso la locale CCIAA (Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura);
- ottenere la concessione dell’agibilità dei locali adibiti a laboratorio.
I costi dell’adempimento degli obblighi burocratici vanno conteggiati nel piano delle spese, che deve comprendere anche quelli per la certificazione dell’idoneità del locale dello studio e quelli per l’acquisto delle attrezzature del mestiere.
Normativa di riferimento:
Regio Decreto 31 maggio 1928, n. 1334
Direttiva 93/42/CEE
Nuovo Regolamento MDR (UE) 2017/745
Leggi più dettagli sul settore
Aprire un’ attività di odontotecnico: come pianificare i costi
È necessario avere a disposizione un budget di partenza per poter pagare l’avvio dell’attività: dal saldo dei corsi di formazione, al pagamento delle pratiche, fino alla stima delle uscite continuative nel tempo, come le bollette. Le spese da conteggiare sono:
- il costo della certificazione catastale, che attesta che il locale è adatto allo svolgimento delle cure dentistiche e ad accogliere i pazienti (norme igieniche, la presenza di un bagno ecc.);
- il canone d’affitto dello studio in cui si lavora o la somma che si necessita per acquistarlo;
- l’attrezzeria medica;
- le utenze di acqua, gas ed energia elettrica;
- le tasse per l’asporto dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, ovvero un contratto ad hoc per smaltire le sostanze chimiche o gli strumenti monouso;
- il costo dell’autorizzazione per scarichi idrici ed emissioni in atmosfera;
- il pagamento della certificazione che attesta che lo studio rispetta le norme sulla sicurezza (presenza degli estintori in luoghi raggiungibili, per esempio).
Cosa Confartigianato può fare per te
Dal 1946 siamo al servizio delle piccole imprese e dei professionisti che lavorano in proprio. Forniamo informazioni e chiarimenti sulle pratiche da adempiere, diamo supporto fiscale. I nostri consulenti sono a disposizione per tutte le fasi di avvio della tua impresa.
Chiudi