Tatuatori, operatori piercing, centri estetici: possibile chiedere i contributi a fondo perduto
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre scorso il decreto-legge 28 ottobre 2020 recante misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Tale decreto racchiude le disposizioni derivanti dai Decreti cosiddetti Ristori bis, ter e quater relative a contributi a fondo perduto per determinate tipologie di imprese. Per quanto riguarda il settore del benessere, sono destinatari dei contributi a fondo perduto gli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive che svolgono come attività’ prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 (codice Ateco 96.02.02 – 96.02.03 -96.09.02), hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravita’ e da un livello di rischio alto, individuate con ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’articolo 3 dello stesso DPCM. Si tratta delle attività – ubicate nelle cosiddette “zone rosse” e quindi sospese per effetto del suddetto DPCM, con partita IVA attiva alla data del 25 ottobre 2020, che dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’allegato 2 ed in particolare istituti di bellezza, manicure e pedicure, e tatuaggio e piercing.
Il contributo a fondo perduto e’ determinato nella misura del 200% di quanto già erogato ai sensi dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020 che, si ricorda, era stato riconosciuto a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 fosse inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Per sapere come ottenere il contributo, che viene erogato attraverso l’Agenzia delle Entrate, è necessario contattare il proprio commercialista.