Zona rossa: la chiusura degli acconciatori favorisce gli abusivi
Erano stati risparmiati dai precedenti provvedimenti, ma ora gli acconciatori tornano a dover chiudere in zona rossa, come del resto i saloni di acconciatura.
“Si tratta di un provvedimento che non tiene conto del fatto che le imprese di acconciatura ed estetica in questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo – sottolinea Ennio Mazzon, Presidente del Sistema di categoria Acconciatura ed estetica di Confartigianato Imprese Padova-, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti. La sospensione delle nostre attività svolte in sicurezza finirà per innescare l’impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori abusivi che rappresentano il vero pericolo per la salute dei cittadini, oltre che danneggiare ulteriormente sul piano economico le aziende in regola. Senza considerare che, a fronte di ulteriori misure restrittive, gli imprenditori non possono attualmente contare su alcuna certezza per quanto riguarda gli interventi di ristoro”.
A questo proposito, Confartigianato fa rilevare che, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, per l’effetto combinato di mancati ricavi, a causa della chiusura e della concorrenza dell’abusivismo, le imprese di acconciatura e di estetica hanno registrato una perdita economica pari a 16 milioni e 400mila Euro (1 milione e 400mila Euro a settimana), che è andata a colpire in provincia di Padova 2236 aziende con 4542 addetti.
“A questo aggiungiamo anche il fatto che la forte riduzione di tutte le cerimonie e degli eventi quest’anno ci ha penalizzato fortemente, producendo un’ulteriore contrazione dei nostri guadagni. Tengo a precisare, inoltre, che per noi non c’è nessuna alternativa, non possiamo fare il delivery come i ristoranti, per intenderci – continua Mazzon-. Una volta chiusi, non abbiamo alcuna possibilità di guadagno”.